da Torri del Benaco a Malcesine
Bellissima tappa del Grande Giro del Garda si svolge in dolce saliscendi lungo i primi declivi del Monte Baldo, tra boschi, uliveti e incantevoli piccoli borghi e frazioni di paese, con continui scorci e panorami di rara bellezza sul lago e sui dintorni.
Gran parte dell'itinerario si snoda lungo il Percorso del Pellegrino, lungo stradine sterrate o lastricate, con tratti su sentiero e su strade secondarie. La parte finale si svolge sul bel lungolago tra Cassone e Malcesine.
Lungo il percorso, da segnalare in particolare la Chiesa di San Siro, i Graffiti di Crero, il Ponte Tibetano, i presepi di Campo.
Partendo dal porto di Torri del Benaco, ci si dirige sul lungolago verso nord, e presto si svolta a destra in Piazza Umberto I,
salendo fino a intercettare la strada provinciale "Gardesana", SR 249; la si attraversa, proseguendo dritti in Via per Albisano:
Dopo 150 metri circa, ci si tiene a sinistra,
e poco dopo si incontrano, sulla sinistra, due bivi ravvicinati; si ignora il primo, per Via Rossini, e si prende il secondo per Località Loncrino:
Si sale per la stradina pavimentata, per circa 350 m,
e all'altezza della frazione di Loncrino, si svolta a sinistra,
e poi subito di nuovo a sinistra:
Si seguono le indicazioni del Percorso del Pellegrino, costante e sicura guida per un lungo tratto della tappa.
Sono frequenti gli scorci panoramici sul lago, come questo su Torri del Benaco:
Si attraversa la frazione di Coi,
e all'uscita dall'abitato di svolta a destra,
e subito a sinistra.
Si cammina ora per stradina di campagna, tra gli ulivi:
Dopo circa 400 m, ad un bivio si prende a sinistra,
e poco dopo, al successivo, nuovamente a sinistra:
Dopo meno di 400 m, si interseca Via Mazurine, attraversandola in obliquo per proseguire dritti lungo il sentiero:
Si procedere ora per quasi 2 km,
con un ultimo scorcio su Torri del benaco,
camminando tra boschi e campagne:
Poi, a un bivio, si tiene la sinistra:
Circa 500 m dopo, un bivio offre la possibilità, deviando a destra dal sentiero,
di raggiungere in pochi passi alcune placche calcaree dove sono incisi dei graffiti risalenti a varie epoche, anche molto antiche:
Si torna a prendere il sentiero originario, andando presto a raggiungere la bella frazione di Crero:
All'uscita del paese, si prende a destra,
si raggiunge e supera la Chiesetta di San Siro,
e subito dopo, al bivio, si prende a sinistra:
Molto belle le visuali sul lago; lo sguardo si spinge lungo la costa orientale fino a intravedere Malcesine, e sullo sfondo, ben oltre il Monte Brione, si traguarda la Paganella:
Si prosegue per meno di 400 m,
e a un bivio ci si tiene sulla destra:
Meno di 400 m dopo, il sentiero, in discesa, presenta una secca curva a destra,
poi risale disegnando una serpentina, e raggiunge un ponte tibetano:
Il ponte, di solida costruzione e ben ancorato, manifesta un ondeggiamento appena percettibile, ed è dotato di ottime reti di protezione laterali. Cionondimeno, la vista sul sottostante orrido, profondo parecchie decine di metri, fa un certo effetto.
Si riprende il sentiero,
e dopo circa 400 m, a un bivio, ci si tiene a sinistra:
Si cammina lungo Via per la Casetta, per meno di 700 m,
e all'incrocio con Via Manzoni, si prende a destra:
si entra così a Pai di Sopra,
raggiungendo presto la bella piazza centrale:
In pochi passi si può salire alla chiesa, ottimo punto panoramico:
Dopo aver lasciato il paese, in direzione nord-est, si procede verso nord lungo Via per Ca' Tronconi, per meno di 900 m:
Si raggiunge così la frazione di Ca' Tronconi,
dove si svolta a sinistra, in discesa.
Si scende per la campagna,
con ampie viste sul lago,
e all'altezza delle prime case, si lascia la strada per imboccare il sentiero sulla destra:
Presto si confluisce su Via Salto, attraversandola obliquamente per riprendere il sentiero:
Si procede nuovamente su stradina,
e presto si incrocia nuovamente una strada, che si attraversa obliquamente,
per proseguire ancora su sentiero:
Poco più avanti, si attraversa di nuovo una stradina asfaltata, proseguendo dritti per il sentiero:
Si arriva in breve a intercettare un tornante di Via Pasola; si prende il ramo in salita:
Si procede ora per poco meno di 2 km su Via Pasola.
Si raggiunge così la frazione di Biaza, dove a un incrocio ci si tiene leggermente a destra, in direzione di Fasor,
che si raggiunge e attraversa poco dopo:
Un paio di minuti dopo si lascia la strada per deviare a sinistra per sentiero, ancora seguendo le indicazioni per il Percorso del Pellegrino:
Si procede ora per circa 1500 m, per bel sentiero,
con ottimi panorami su Castelletto di Brenzone,
ignorando un bivio intermedio,
fino a giungere alla caratteristica e suggestiva frazione di Campo:
La si attraversa verso sinistra, svoltando poi a destra, e prendendo il bivio a sinistra poco dopo il paese:
Al bivio successivo ci si tiene a destra:
Si procede così per circa 1 km, oltrepassando Marniga,
e scendendo verso Magugnano, ma oltrepassandolo senza raggiungerlo,
per tenersi a sinistra al successivo bivio:
In breve si raggiunge la frazione di Boccino, dove si procede dritti, per Via San Benedetto,
passando per le frazioni di Venzo,
e Castello,
dove all'uscita del paese si prende leggermente a sinistra, imboccando Via Belvedere.
La si percorre per circa 500 m,
incontrando e superando la frazione di Borago, dove si asseconda la doppia curva delle strada, in discesa.
Dopo circa 500 m si attraversa la frazione di Pozzo,
e poco dopo quella di Sommavilla,
per prendere leggermente a destra, per Via Sommavilla, al bivio successivo:
La si percorre per meno di 700 m,
con bei panorami sul lago,
per prendere poi un bivio a sinistra:
Si attraversa così Cassone, in discesa, fino a incrociare la strada provinciale, per attraversarla:
Si raggiunge quasi subito il porticciolo,
e si imbocca il lungolago verso nord-est:
Lo si percorre, per quasi 2 km, fino a raggiungere il promontorio di Val di Sogno.
Lì si segue Via Val di Sogno, che taglia il promontorio, seguendone la stretta curva a destra,
e poi svoltando a sinistra, prima dell'ospedale, all'incrocio con la strada regionale:
Una stretta stradina in discesa
porta in breve a raggiungere nuovamente il lungolago.
Lo si segue, sempre verso nord-est,
per circa 1600 m, verso Malcesine:
Se ne raggiunge infine facilmente il porto:
■ gb, 2020-02-12
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