per il Rifugio Pisciadù e il Rifugio Boè
Il Gruppo del Sella, al di sopra della pareti che lo circondano su quasi tutto il perimetro, presenta un vasto altopiano. E' possibile attraversarlo secondo varie direttrici.
Presentiamo qui l'attraversamento dal Rifugio Pisciadù al Rifugio Boè, nell'ambito di un ampio giro ad anello che sale dalla Val Setus e scende per la Val de Mesdì.
Lo scenario naturale vario e affascinante, e i panorami in tutte le direzioni, fanno di questo percorso un ottimo itinerario per gli escursionisti ben allenati. Il sentiero presenta tratti attrezzati sia nel corso della salita che della discesa.
I tratti attrezzati in Val de Mesdì, all'epoca in cui sono stati percorsi dall'autore, non si presentavano in ottime condizioni di manutenzione.
Da Passo Gardena si scende lungo la SS 243 per circa 2,5 Km in direzione di Corvara. In corrispondenza di una secca curca verso sinistra, sulla destra si trova un ampio piazzale sterrato dove si può parcheggiare.
Dal parcheggio si imbocca il sentiero 666 che sale lungo la Val Setus:
Si procede salendo efficacemente su terreno ripido, in una zona incassata tra alte pareti:
Nella parte alta, il sentiero è attrezzato con cordini:
che permettono di superare i tratti di roccette senza particolari difficoltà:
Più su ancora, il sentiero perde ripidità ed esce su una spianata su cui domina Cima Pisciadù:
Poco dopo si raggiugne il Rifugio Pisciadù:
Si procede sempre sul sentiero 666, costaggiando il bel laghetto vicino al rifugio, e salendo lungo la base del lato ovest di Cima Pisciadù:
Anche qui si trovano alcuni tratti attrezzati in corrispondenza di un tratto di roccette.
Poi il sentiero spiana
e si raggiugne presto un bivio:
I più volonterosi vorranno fare una bella digressione salendo su Cima Pisciadù (si veda l'itinerario specifico).
Per il Rifugio Boè si prende a destra seguendo l'indicazione.
Il sentiero sale:
fino a superare quota 3100 m, dopodiché si apre la visuale sulla parte meridionale dell'altopiano, con panorama verso il Sass Pordoi:
e il Piz Boè:
Si procede ancora, passando poi a poca distanza dalla profonda Val de Mesdì:
per risalire ancora un po' lungo il sentiero 647 e giungere in vista del Rifugio Boè:
che infine si raggiunge:
Da qui vi è la possibilità di salire sul Piz Boè (si veda l'itinerario specifico).
Per il rientro ci si dirige verso nord, per il sentiero 651, imboccando la Val de Mesdì:
Essa si presenta scoscesa. Si può scendere, opportunamente attrezzati con piccozza e ramponi, per nevaio, oppure si può utilizzare il cavo metallico che si trova sul lato destro:
Scendendo con attenzione, si prosegue seguendo il cavo:
fino a raggiungere, verso la base del nevaio, un tratto di sentiero, più facile:
si prosegue lungamente, su terreno abbastanza ripido, su un fondo prevalentemente ghiaioso con un tratto di pietraia:
Verso il fondo la valle diventa meno ripida (bella la vista verso Colfosco):
Verso il fondo della valle, si trova una bella sorgente:
Poco dopo si taglia a sinistra, andando a prendere il sentiero che costeggia a nord la base delle pareti del Sella, in saliscendi:
Si passa sotto la cascata del Rio Pisciadù:
Poco dopo aver superato una coppia di grandi massi
si raggiunge il tratto basso della Ferrata Tridentina, lungo il quale si scende, con l'uso di staffe e cordini (raccomandato set da ferrata):
Per breve tratto di sentiero si raggiunge infine il punto di partenza.
■ gb, 2015-07-17
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