traversata, da Malga Sass
L'anello Monte Fregasoga-Pala delle Buse rappresenta per tutti gli appassionati delle escursioni poco frequentate un “grande classico”: si tratta di un itinerario in ambiente solitario e selvaggio, capace di regalare panorami e scorci favolosi sia verso ovest, ove si ergono le inconfondibili guglie del Brenta, sia ad est, in direzione del massiccio centrale della catena del Lagorai.
Data la difficoltà di orientamento in alcuni tratti, dovuta alla presenza di tracce incerte e ad una segnaletica non sempre impeccabile e puntuale, si consiglia di effettuare la traversata con condizioni meteo stabili e buona visibilità.
Da Casatta (in Valfloriana) svoltare al semaforo in direzione Sicina, percorrendo la stretta strada asfaltata che dopo circa 10 km conduce presso l'agriturismo Malga Sass (1906 m).
Dalla malga si imbocca il comodo e pianeggiante sentiero (segn.470) che in circa mezzora giunge ai verdi pascoli del Passo Mirafiori (2047 m).
Seguendo le indicazioni per il Monte Fregasoga, si percorre in direzione sudovest una traccia che, superato un appostamento venatorio, risale gradualmente l'anfiteatro pietroso del Monte Fregasoga.
Si procede ora in ripida salita su terreno franoso, guidati da sporadici ometti di pietra, fino a raggiungere un bivio.
Il sentiero sale faticosamente lungo la dorsale occidentale del Monte Fregasoga, fino a terminare in prossimità dei prati fioriti sommitali, ove è collocato un grande ometto in pietra (libro di vetta – 2452 m).
Dalla cima si punta verso la rocciosa cresta nord in direzione Pala delle Buse.
Dopo essersi calati per sfasciumi di pochi metri fino ad un'ampia insellatura, si riguadagna velocemente quota fino a toccare i 2412 m della Pala delle Buse (croce e libro di vetta).
La discesa avviene lungo le rocce instabili dello spallone ovest della Pala, alla ricerca dei rari omini in pietra e di segnavia ormai quasi del tutto scomparsi.
Dopo aver percorso in un primo momento il filo di cresta e una volta giunti in prossimità di una selletta, si entra in un canalino franoso (mantenere come punto di riferimento il grande ometto cerchiato in foto).
Superato questo passaggio, si perdono ancora alcuni metri fino a raggiungere un ripido ed esposto salto roccioso (passaggi di I grado) che conduce ben presto prima ad una forcella e in seguito all'ampia dorsale erbosa che discende fino al Passo Mirafiori.
Da qui seguire il sentiero dell'andata fino alla Malga Sass.
■ af, 2017-07-02
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