per gallerie di guerra e vie ferrate, da Biacesa
Splendido itinerario che unisce, ad un interessante percorso lungo le trincee e le gallerie della Grande Guerra, dei facili tratti attrezzati e uno splendido panorama sul lago di Garda.
Cima Rocca, punto più elevato dell'escursione, nel 1916 fu testimone di un infruttuoso tentativo di conquista, delle postazioni tenute dagli Austriaci, da parte degli Italiani.
Assieme a queste fortificazioni, il percorso attraversa anche gli avamposti italiani attestati più in basso sul crinale della montagna.
L'ardita e panoramica cengia, attrezzata con cavi di acciaio, che si percorre nella via di rientro, può essere evitata, da chi teme l'esposizione, scendendo a Biacesa per un comodo sentiero nel bosco.
Punto di partenza dell'escursione é Biacesa (m. 418), paesino della Val di Ledro che si raggiunge da Riva del Garda poco dopo essere iniziati a salire nella valle.
Presso il campo sportivo é situato un comodo parcheggio.
Dal parcheggio, tornando indietro verso ovest, si prende il primo bivio sulla destra e poi, in fondo alla strada, di nuovo a destra, seguendo le indicazioni per la chiesa di S.Giovanni che si intravede in alto nel bosco.
Si segue il percorso (n.417) che, uscendo dal paese (diverse fontanelle alle quale potersi rifornire), in breve ci porta al bivio con il sentiero n.470 (tipica targa "senter dei bech" incastonata nel muro).
Si prosegue lungo il sentiero n.470 guadagnando quota (vista sul paese)
fino ad arrivare al bivio con il sentiero n.471 (sentiero attrezzato delle Laste). Il sentiero é attrezzato in parte con cavi d'acciaio e staffe e non presenta particolari difficoltà.
Poco dopo (m. 800 slm) si raggiungono i ricoveri delle truppe italiane di supporto alla prima linea
e poco dopo il pianoro dove é situata la chiesetta di S.Giacomo (m. 858 slm).
Di fronte alla chiesa é attrezzato un bel punto di sosta con tavoli e panche (1 ora dalla partenza).
La chiesetta originale fu distrutta durante la Guerra e poi ricostruita negli anni ottanta da un gruppo di volontari.
Poco sopra la chiesetta, si seguono le indicazioni per le gallerie di guerra, la cui visita richiede l'uso di una torcia. Si sale per una quindicina di minuti su sentiero fino ad entrare nella prima galleria.
Siamo ora nelle postazioni austriache dove la luce filtra da alcune finestre laterali. All'interno delle gallerie il tracciato, ben evidenziato da bolli bianco-rossi, va seguito evitando diversioni (non tutte le altre gallerie sono sicure). In breve si guadagna l'uscita attraverso una scaletta alta una dozzina di metri.
La successiva galleria
viene attraversata velocemente, finché in breve ci si trova all'ingresso della terza e più lunga galleria (circa un centinaio di metri completamente al buio) (m. 1050 slm).
Anziché entrare, proseguiamo sulla destra lungo il sentiero n.471A (sentiero attrezzato di Cima Rocca) in modo da poter arrivare in cima attraverso i camminamenti di difesa,
dai quali si gode uno spettacolare panorama sul lago di Garda.
La croce di vetta (m. 1090) si raggiunge in una decina di minuti.
Dalla cima si prosegue in direzione nord, scendendo sempre su sentiero parzialmente attrezzato
in direzione di Bocca Pasumer, facilmente individuabile per la presenza di un alto traliccio. All'incrocio con il sentiero n.471, con una breve digressione, possiamo entrare nella terza galleria (che avevamo saltato) e visitarla.
Tornati sul versante nord, proseguiamo per Bocca Pasumer.
Poco dopo, al bivio con il sentiero n.460b, c'é la possibilità di un veloce e facile rientro a Biacesa (in circa 1 ora). Il sentiero scende nel bosco nel versante ovest e va a ricongiungersi con il sentiero di rientro.
Il nostro giro prosegue invece verso Bocca Pasumer (m. 980) che raggiungiamo subito dopo (due ore dalla partenza).
Dal passo scendiamo nel versante est, seguendo il sentiero n.405b. Prima della discesa, è consigliabile, per chi non lo avesse ancora fatto, indossare l'attrezzatura da ferrata.
Pochi metri sotto il passo, si incrocia il sentiero (n.405) (sentiero Susatti) che si segue verso destra. Il percorso diventa ora molto aereo, seguendo una panoramica cengia, stretta ma ben protetta con cavi d'acciaio.
In poco più di una decina di minuti si risale in cresta
fino ad incrociare il sentiero n.460 (via ferrata Foletti) che si segue in direzione ovest.
La ferrata, breve e di media difficoltà, ci porta in breve nei pressi del bivacco Arcioni.
Bella e panoramica struttura gestita dalla Pro Loco di Biacesa (nella bella stagione é aperto anche come luogo di ristoro).
Poco distante dal bivacco si torna alla chiesetta di S.Giovanni (3 ore dalla partenza).
Il rientro avviene in meno di un'ora percorrendo il comodo sentiero che scende nel bosco e che, ricongiungendosi al sentiero n.417, ci riporta in paese al punto di partenza.
■ rd, 2014-10-18
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