bel giro in MTB dall'abitato di Martignano
Questo percorso, attraverso i sentieri del Monte Calisio, é senza dubbio uno degli iitnerari in MTB più belli nella collina di Trento.
La partenza é da Martignano da dove, con un percorso sempre vario, interessante e anche panoramico, si giunge al Lago di Santa Colomba tracciando un itinerario ad "otto".
Il percorso é principalmente su sterrato, i tratti in asfalto sono comunque o chiusi alle auto o, a parte i 2,3 km iniziali, quasi per nulla trafficati.
Il dislivello può essere ridotto di molto, salendo in macchina fino a Montevaccino o al rifugio Campel.
Il punto di partenza dell'escursione é il parcheggio di Martignano. Sobborgo della collina est di Trento.
Dal parcheggio di Martignano si prende la strada che, in direzione nord, ci porta in salita verso la località di Montevaccino. Superato Maso Bolleri, dopo un paio di tornanti, poco prima di una curva a sinistra, si lascia la strada asfaltata per prendere la strada forestale che sale ripida sulla destra.
E' la Strada della Flora, ben nota ai biker di Trento. Questa strada militare, lunga circa 2,7 km, ci porta dopo circa mezz'ora in località Quattro Strade (m.821)
dove, nei pressi dell'ex rifugio Calisio, si incrocia la Strada de Mez. La si prende verso sinistra. Con un piacevole saliscendi che ci permette di tirare un po' il fiato,
si aggira il Monte Calisio fino a raggiungere, dopo circa 10 minuti dalle Quattro Strade, il bivio con il sentiero n.430 che proviene da forte Casarà. Si prosegue sulla sinistra in direzione di Montevaccino. Dopo una breve discesa su acciottolato, prima che la strada diventi asfaltata, girare a destra dove é un ampio parcheggio (un'ora dalla partenza).
Superato il parcheggio, la strada riprendere a salire (sentiero n.421), a tratti ripidamente,
fino ad incrociare, dopo 10', al "Pra' de la Saeta" (m.883),
il sentiero che proviene sulla destra dal rifugio Campel. Si prosegue in piano per poche decine di metri e alla curva,
anziché proseguire sulla sinistra, si prende il tratto in single-track che scende ripido sulla destra.
Dopo un centinaio di metri, proseguendo sulla sinistra, ci si immette in una bella strada forestale che si apre negli ampi prati di Piazzole e Pra' Maor.
La strada prosegue prima piacevolmente in piano e poi inizia a scendere in direzione di Bosco che si raggiunge al termine dello sterrato (1°15' dal parcheggio di Montevaccino).
Prendere subito la strada asfaltata che sale ripida sulla sinistra e che ci porta in breve fuori dall'abitato.
Al primo bivio ci si tiene sulla sinistra e si prosegue fin quando un evidente cartello stradale indica di girare a destra in direzione di S.Colomba. La strada torna ora in sterrato e mediamente pianeggiante.
Dopo un tratto che offre sulla destra una bel panorama verso il Lagorai,
si giunge sulla SP 225 che si prende salendo verso sinistra.
Dopo circa 450 metri, prendere a destra un sentiero poco evidente, ma che, con un percorso piacevole e per nulla faticoso,
ci conduce in pochi minuti al Lago di Santa Colomba (m.930) (circa 2°10' dalla partenza).
Dal lago percorre per pochi metri la SP 225 in direzione di S.Agnese per prendere subito sulla destra la strada nel bosco in direzione "Dos de le Grave".
Il sentiero, dapprima pianeggiante, presenta poco dopo un breve e ripido strappo in salita, al termine del quale inizia una discesa in single-track.
E' questo il tratto più tecnico del percorso, ma a parte qualche breve passaggio, percorribile senza troppi problemi. Quando la strada torna pianeggiante, dopo un piccolo ponticello in legno,
prendere a sinistra e poco più avanti a destra. Si prosegue poi in direzione ovest. Giunti al quadrivio de "Le Grave", prendere la strada che scende sulla destra.
Seguire la strada principale verso nord, tralasciando i diversi bivi che, sulla destra, ci ricondurrebbero verso il lago. Dopo un tratto in discesa che si apre in un ampio prato (sulla sinistra) e la successiva curva a sinistra,
giunti ai Pradi di Mongalina (m.880), lasciare la strada principale e prendere la diramazione che, sulla sinistra torna verso sud. La strada poco dopo riprende a salire e giunge in breve sulla dorsale (vista panoramica) dove sono alcune vecchie casette ristrutturate.
Si prosegue in direzione sud lungo la dorsale.
In breve la strada sterrata cede il posto ad un facile single-track che,
con un ultimo tratto di breve discesa, ci riporta sulla strada sterrata (sentiero n.412) poco prima della Calcara di Monte Galina (m.895).
Si prosegue sulla sterrata fino a tornare al bivio di "Prà della Saeta" già incontrato all'andata.
Da qui, anziché riprendere il percorso dell'andata, girare sulla sinistra in direzione del rifugio Campel, passando prima per la località "Prà Grant" (m.890)
per prendere poi a sinistra la strada acciottolata che scende dal Forte Casarà. Giunti al rifugio Campel,
si prende la strada asfaltata che scende all'abitato di Villamontagna.
Si prosegue poi in direzione di Tavernaro,
lasciando poco prima del paese la strada asfaltata, per prendere un sentiero che entra sulla destra nei campi.
Terminato lo sterrato si gira a sinistra, portandoci prima a Tavernaro
e poi a Moià.
Si segue la strada asfaltata in direzione di Maso Bergamini ma, dopo un sottopasso,
si prende la strada sterrata sulla sinistra (Via del Dos de la polenta) che, immettendosi poco oltre su Via Camilastri,
ci riporta in breve al punto di partenza.
■ rd, 2015-05-01
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