giro del lago
Di dimensioni paragonabili al Lago di Molveno e al Lago di Ledro, e altrettando bello, il Lago di Caldonazzo presenta una riva orientale non direttamente percorribile.
Per farne il giro occorre quindi scostarsi da essa, salendo un po' in collina, verso gli abitati di Tenna e Ischia. Lungi dal costituire una limitazione, questo allargamento del giro offre anzi vedute e panorami ancor più suggestivi.
Nota dell'autore: Ringrazio Fulvio e Margherita, che hanno suggerito questo itinerario, e hanno invitato me e mia moglie a percorrerlo insieme. Un plauso anche alla loro Border-Collie Dora, che ci ha accompagnato con grande soddisfazione.
E' possibile partire da vari possibili luoghi situati lungo il percorso ad anello che circonda il lago. L'autore, provenendo da Trento, ha scelto di parcheggiare in un'area nei pressi di San Cristoforo, visibile sulla mappa.
Vi si arriva facilmente lasciando la SS 47 allo svincolo adiacente, e percorrendo poche centinaia di metri verso il circolo nautico.
E' opportuno informarsi riguardo all'eventuale pagamento della sosta, che dipende dalla stagione.
Indirizzandosi subito verso la riva, si può dare uno sguardo al lago,
ma in questa direzione non vi è modo di procedere oltre. Si esce invece dall'accesso settentrionale del parcheggio, e si svolta a sinistra in Via alle Darsene:
Al successivo incrocio si svolta a sinistra,
e al successivo a destra, seguendo le indicazioni per la stazione ferroviaria:
Presso la stazione, si trova un passaggio a livello:
Appena lo si è oltrepassato, si svolta a sinistra, per imboccare la ciclo-pedonabile della Valsugana:
Si procede lungo di essa per circa 600 metri,
si attraversa un sottopasso,
e ci si ritrova a costeggiare il lago:
Poco più avanti, ad un bivio si prende Via dei Zeloni:
Si attraversa l'abitato di Valcanover:
Quando si raggiunge il ristorante Valcanover, si svolta a sinistra,
e si attraversa il sottopasso ferroviario:
Ci si ritrova nuovamente sul lungolago:
Lo si percorre lungamente, in direzione di Calceranica al Lago:
Bella la vista tutto attorno, con splendidi scorci sulle montagne circostanti, come i Piz di Levico:
Circa 250 metri dopo aver costeggiato la stazione di Calceranica
si svolta a destra, per via obbligata, attraversando un sottopasso:
Alla successiva rotonda, si esce senza cambiare direzione, e poco più avanti si incontra la strada, che si prende verso sinistra,
superando il ponte sul Rio Mandola:
Subito dopo, in corrispondenza del Bar Vital, si svolta a sinistra, per percorrere l'argine destro del corso d'acqua, in direzione del lago,
fino a riprendere il lungolago:
Nei pressi di Caldonazzo, il percorso piega verso sinistra, in un alternarsi di moli, spiagge, e stabilimenti balneari:
Si segue sempre la spiaggia, o la stradina adiacente:
Si raggiunge così il Fiume Brenta, nel punto in cui nasce, come emissario del lago, e scorre verso est-sud-est, parallelo alla SS 47.
Anziché attraversare il ponticello dritto avanti, si svolta a destra, seguento l'argine destro del fiume,
fino a incontrare Via Brenta. La si attraversa,
per prendere il sottopasso che porta dalla parte opposta della strada statale:
Al bivio adiacente, si prende in salita verso sinistra (oppure a destra, vedi Variante del Forte),
e si prosegue in leggera pendenza, lungo l'antica Via Claudia Augusta:
Bello il panorama sul lago, con lo sfondo della Vigolana:
Senza puntare alla parte più alta del paese di Tenna,
si svolta a sinistra in Via al Lago,
percorrendola in discesa per 300 m circa.
A un tornante, si lascia la strada per prendere una sterrata (quella a destra tra le due che si dipartono dal tornante). Si imbocca così la Via Claudia Augusta:
La si segue per un migliaio di metri circa,
poi a un bivio si prende a destra e poco dopo a sinistra, imboccando Via Valdagni.
Dopo 200 m circa ad un altro bivio si prende a destra, raggiungendo Via Campolongo, che si prende a sinistra, verso nord.
Sulla destra, una passeggiata corre a lato della strada:
Ci si approssima così all'abitato di Ischia:
Si scende verso la chiesa,
la si oltrepassa,
e si attraversa la Strada Provinciale:
Si percorre Via Don Giovanni Angeli, poi si attraversa,
scendendo lungo la piazza con fontana:
Poco dopo si tiene la sinistra,
e poco dopo ancora, la destra:
Si scende così per circa 350 m,
prima verso sud, poi svoltando verso nord-ovest,
fino a prendere il sottopasso,
che porta sul lungolago,
dove ci si dirige a destra, verso nord:
Si prosegue, sul bel sentiero che corre direttamente a bordo lago,
con tratti su passerella di legno:
Si prosegue ancora:
Più avanti, dopo aver percorso un tratto a bordo strada, si svolta a sinistra,
e in breve si raggiunge il punto di partenza.
Da località Brenta, alla piccola rotonda, anziché prendere a sinistra per la Via Claudia Augusta, si prende a destra, seguendo l'indicazione per la Chiesetta di San Valentino.
Il sentiero sale prima verso est, per 400 m o poco più, per poi svoltare bruscamente verso nord-ovest, percorrendo il crinale di Col Brenta, dove il Lago di Levico appare sulla destra:
Seguendo il comodo sentiero,
a 300 m circa dalla svolta si raggiunge la suggestiva chiesetta:
Bello il panorama sulla Valsugana:
Proseguendo,
si arriva al Forte di Tenna, alle porte del paese:
Si seguono poi Via San Valentino, Via Roma
e Via al Lago, fino a ritrovare l'incrocio con Via dei Cavai, dove si riprende il percorso principale.
■ gb, 2019-02-16
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